PROGETTO EDUCATIVO
A.S. 2018/2019
IDENTITA’ DELLA SCUOLA
A pochi anni dal termine della prima guerra mondiale del 1915-18 veniva nominato parroco di Longara Don Agostino Bonaga. Fin dall’inizio del suo ministero (1920), egli coltivò l’idea di costruire un edificio da adibire ad Asilo parrocchiale per i bambini non ancora in età scolare.
Il progetto, dopo varie vicissitudini, grazie al sostegno di tutte le famiglie della parrocchia e di un benefattore, Auguro Riguzzi, un benestante bolognese che soleva trascorrere l’estate nei possedimenti di campagna di Longara. Fu inaugurato il 24 giugno 1923.
La nuova istituzione prese il nome di “Asilo Infantile A.Riguzzi di Longara”, dal nome del maggior finanziatore dell’opera eseguita, e fu affidata alle cure delle Suore della Carità di Ferrara, già presenti in parrocchia con un servizio di doposcuola e di insegnamento nella scuola elementare pubblica, e la cura di un avviamento al lavoro per le ragazze.
L’assistenza ai bambini inferiori ai sei anni si inseriva così in una serie di attività di supporto alle famiglie, in favore della formazione delle giovani generazioni. Questo è il motivo per cui le famiglie del paese, da subito, hanno sentito l’Asilo come cosa propria e, anche nei decenni successivi, sempre si sono prodigate per sostenerlo, collaborando fattivamente con le Suore e la parrocchia.
All’inizio degli anni ’90, alle Suore è stato affiancato personale laico, preparato e formato secondo nuovi e moderni criteri pedagogici.
Con il successivo ritiro delle Suore, per raggiunti limiti di età, l’organizzazione e la programmazione formativa della scuola, è stata affidata alle insegnanti laiche sotto la direzione della parrocchia.
In questi ultimi anni sono stati eseguiti interventi di miglioramento della struttura ed adottati criteri gestionali che hanno progressivamente innalzato il livello di qualità del servizio.
La Scuola Materna Parrocchiale A. Riguzzi è una realtà popolare, libera, autonoma, solidale e comunitaria. La sua originalità pedagogica e culturale si radica e si alimenta nella dottrina sociale cristiana seconda la formulazione data dal Magistero della Chiesa Cattolica, riconoscendo in Cristo la pienezza della verità dell’uomo. Quindi Scuola Cattolica non perché ci rivolgiamo esclusivamente ai credenti battezzati, ma perché al centro della nostra intenzionalità educativa c’è lo sviluppo armonioso della personalità del bambino: intenzionalità basata sui valori della vita, dell’accoglienza, della condivisione, della solidarietà, della tolleranza e della pace.
La Fede quindi non è solo educazione religiosa, ma rappresenta le fondamenta sui cui si basano tutte le altre esperienze.
Come indicato nella Carta Formativa, “l’identità della Scuola Cattolica è costituita dai seguenti fattori:
- Una visione vera della persona umana e di ogni sua dimensione quale riceviamo dalla grande Tradizione della Chiesa, nella convinzione che il bambino è in senso pieno una persona umana: con gli stessi desideri di verità, di bene, di amore propri di ogni persona umana.
- L’azione educativa consiste nell’introdurre il bambino nella realtà (…) fatta di cose e persone, è opera di Dio creatore che vi ha iscritto un senso.
- La relazione colla persona del bambino deve adeguarsi allo sguardo con cui Cristo guardava i bambini: venerazione e rispetto; amorevolezza e autorevolezza; condivisione del loro destino”. [ Testo Carta Formativa S.E.Carlo Caffarra-9 settembre 2009, pag1 §2]
La Scuola Materna Parrocchiale A. Riguzzi vive un’autonomia sostanziale, che si articola a tre livelli:
- Istituzionale, in ordine alla definizione dei fini propri da perseguire, in sintonia con quelli dell’Ente Gestore e cioè della Parrocchia S. Michele Arc. Di Longara
- Pedagogica, in ordine alla progettualità educativa, attraverso la quale le finalità sono tradotte in un percorso formativo
- Organizzativa, in ordine alla possibilità e alla capacità di organizzare le risorse per realizzare i fini istituzionali e le finalità educative espresse nel Progetto Educativo.
Nel rispetto dei principi della Costituzione, la Scuola è aperta a tutti coloro che, accettando il Progetto Educativo, ne facciano richiesta.
La Scuola Materna Parrocchiale A. Riguzzi, portatrice di una propria e riconosciuta esperienza educativa, esprime una soggettività civile, con pienezza di diritti e responsabilità. Si configura come comunità educante, ossia come un insieme di persone che condividono gli stessi principi educativi nel conseguimento di comuni obiettivi, in cui gestore, operatori e genitori costituiscono il soggetto educativo e collaborano all’educazione dei bambini con ruoli diversi:
- Il gestore, offrendo un servizio che tenga in considerazione i bisogni dei bambini e delle famiglie, e facendosi garante per un servizio di qualità attraverso il rapporto continuativo con le istituzioni (Ministero, Regione Emilia-Romagna, comune di Calderara di Reno);
- Gli operatori, svolgendo il proprio lavoro con competenza, professionalità e attenzione verso i bambini e le famiglie;
- I genitori, rendendosi disponibili e collaborativi verso le iniziative della scuola.
SCUOLA E FAMIGLIA
In armonia con l’art. 30 della Costituzione Italiana, la Scuola Materna Parrocchiale A. Riguzzi, riconosce nella famiglia il primo soggetto responsabile dell’educazione del bambino, sostenendone il diritto-dovere di scelta della scuola per i propri figli, in coerenza col proprio progetto di vita.
Mantenendo come riferimento il modello di famiglia cristiana (la Sacra Famiglia), la Scuola è aperta all’accoglienza e al sostegno di tutte famiglie.
La Scuola intende favorire il coinvolgimento dei genitori alle iniziative rivolte alle famiglie attraverso la partecipazione agli organi collegiali della scuola, mettendo a disposizione la struttura per attività comuni, come feste scolastiche, prove per spettacoli, ecc. ecc. e offrendo spazi d’incontro, ascolto e condivisione finalizzati alla conoscenza dei problemi e al sostegno della genitorialità.
Questo cammino condiviso ha come obiettivo il benessere del bambino.
SCUOLA E BAMBINO
La Scuola Materna Parrocchiale A.Riguzzi, nel rispetto della Costituzione, concorre alla realizzazione di un servizio “pubblico”, aperto cioè a tutti i bambini dai tre ai sei anni senza distinzione o discriminazione alcuna, i cui genitori, accettando il Progetto Educativo proprio della Scuola, richiedano di iscriversi.
La Scuola rivolge la propria attenzione al bambino come soggetto attivo (e non oggetto passivo dell’educazione) e nella sua unicità: “…fare esperienza ,dal latino experior, che significa passare attraverso[omissis…]è scoprire la non verità di ciò che ritenevamo vero[omissis…]ci rivela una nuova verità [omissis…]fare esperienza vuol dire non essere più quelli di prima.” (cit. Dewey). Il bambino è portatore di un proprio sapere che va riconosciuto e valorizzato, è al centro dell’azione educativo-didattica, che parte dall’osservazione e arriva alla definizione del percorso educativo.
La Scuola propone al bambino un percorso educativo che tenga conto della sua storia e delle sue competenze in un rapporto di reciproca cooperazione con l’adulto, e che consideri inoltre l’importanza della celebrazione delle feste della Fede, soprattutto Natale e Pasqua, come elemento costitutivo della crescita del bambino.
La Scuola si impegna affinchè ogni bambino si senta accolto, preso in carico, valorizzato per quello che è, e non giudicato per quello che dovrebbe essere o ci si aspetta che sia, rispetto a un modello di bambino stereotipato. L’attenzione amorevole è il gesto di cura più importante; l’educazione è portare l’altro a sviluppare il meglio di sé, attraverso esperienze dentro un orizzonte di senso.
Questo permette la formazione di una personalità autonoma, non più egocentrica, al servizio dell’altro, nell’iniziale scoperta della vita come un dono.
SCUOLA E OPERATORI
Alle educatrici spetta il compito della formazione integrale del bambino con il dovere di condividere ed attuare il progetto educativo proprio della scuola.
Ai propri educatori la scuola richiede:
- Preparazione pedagogica e competenza professionale;
- Accettazione e condivisione dei valori che stanno alla base del progetto educativo della scuola;
- Consapevolezza che il compito educativo si attua attraverso la testimonianza della vita;
- Disponibilità al lavoro collegiale, senso del proprio limite e diponibilità alla correzione reciproca come strumento di crescita comune; apertura al dialogo, alla condivisione e al confronto, attraverso l’ascolto dell’altro dando un giudizio di senso;
- Confronto con la coordinatrice che è il primo riferimento rispetto alle situazioni problematiche per consentirne la mediazione;
- Costante impegno nella formazione in servizio;
- Disponibilità alla condivisione della responsabilità educativa con i genitori attraverso l’accoglienza e il confronto;
- Disponibilità ad una collaborazione con le realtà del territorio che interagiscono con la scuola.
Il personale ausiliario fa parte integrante della comunità educativa e svolge il proprio lavoro in sintonia con il progetto educativo della scuola.
SCUOLA E SOCIETA’ CIVILE
Svolgendo un pubblico servizio di educazione, la Scuola Materna Parrocchiale A.Riguzzi, nella gestione e conduzione dell’attività scolastica, si ispira ai principi generali espressi nell’ordinamento costituzionale. In riferimento agli articoli 2,3,19,21,30,33 e 34 della Costituzione Italiana, si garantisce il rispetto dei seguenti principi:
Uguaglianza
Non è compiuta nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche;
Imparzialità e regolarità
Si agisce secondo criteri di obiettività ed equità; attraverso tutte le sue componenti la scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalle leggi vigenti;
Accoglienza e integrazione
La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso, alla classe iniziale, e alle situazioni di rilevante necessita. Particolare impegno è prestato nei confronti delle persone provenienti da altre culture e degli alunni disabili, per la cui integrazione si collabora con gli Enti esterni (ASL ed Ente Locale).
Ci si preoccupa di favorire il passaggio del bambino attraverso le diverse istituzioni educative che precedono e seguono la scuola materna.
Partecipazione, trasparenza e libertà di insegnamento
Al fine di garantire una gestione partecipata della scuola, sono istituiti organi collegiali improntati a criteri di trasparenza, semplificazione, democrazia. La scuola assicura la libertà di insegnamento dei docenti, nella condivisione dei principi e degli obiettivi del Progetto Educativo, garantendo al personale le condizioni di partecipazione alle iniziative di aggiornamento ed alla formazione in servizio, sia sotto il profilo educativo, sia sotto l’aspetto specifico legato alle mansioni svolte.
SCUOLA E FEDERAZIONE
La Federazione Italiana Scuole Materne a livello nazionale e provinciale, alla quale la Scuola Materna Parrocchiale A.Riguzzi liberamente aderisce, costituisce un punto di riferimento per la salvaguardia e la promozione dell’autonomia istituzionale, pedagogica ed organizzativa delle singole istituzioni scolastiche, anche attraverso qualificati servizi di supporto e coordinamento relativi agli aspetti gestionali ed educativi (aggiornamento del personale docente, direttivo, e del personale coinvolto negli organismi di gestione, consulenze amministrative, gestionali, legali e coordinamento pedagogico).
Nello specifico, il coordinamento pedagogico della FISM svolge la funzione di sostegno alle insegnanti a livello formativo e collegiale, salvaguardando principi di coerenza e continuità degli interventi sul piano educativo e didattico.
PROPOSTA EDUCATIVA
La Scuola Materna Parrocchiale A.Riguzzi accoglie la domanda delle famiglie, dei bambini e del proprio territorio e vi risponde, con atteggiamento di disponibilità e volontà di aiuto personalizzato, esprimendo la propria originale e qualificata proposta educativa.
Nella scuola di ispirazione cristiana si educa ogni bambino introducendolo alla realtà totale e al suo significato attraverso l’esperienza di un rapporto affettivo personale con l’adulto.
“L’attività educativa nella Scuola è compiuta in primo luogo dagli Insegnanti, persone adulte ed autorevoli che prendono sul serio la persona del bambino e tutte le sue domande. Il compito primario dell’insegnante è di favorire il rapporto del bambino colla realtà, aiutandolo a sistemare e organizzare l’esperienza, introducendolo al significato della realtà.” [cit. Testo Carta Formativa S.E.Carlo Caffarra-9 settembre 2009, pag3 §13]
La proposta educativa valorizza tutte le dimensioni della persona, accogliendo la diversità come ricchezza, per promuovere l’identità personale e culturale di ciascuno, attraverso la personalizzazione del percorso educativo. La proposta educativa ha una precisa implicazione religiosa: nella relazione con il bambino vivere una dimensione religiosa, significa scoprire in ciò che accade la presenza di una Provvidenza paterna e misericordiosa.
A partire dalla visione antropologica ispirata all’umanesimo cristiano della tradizione cattolica e condividendo la proposta pedagogica delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo ciclo di istruzione D.M.09/2012, la Scuola Materna Parrocchiale A.Riguzzi si pone i seguenti traguardi nei rispettivi campi di esperienza:
- Il se’ e l’altro
- Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
- Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
- Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
- Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
- Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
- Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
- Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
- Il corpo e il movimento
- Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.
- Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
- Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
- Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
- Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento
- Immagini, suoni, colori
- Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
- Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
- Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.
- Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
- Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.
- Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
- I discorsi e le parole
- Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
- Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
- Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
- Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
- Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
- Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
- La conoscenza del mondo
- Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.
- Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
- Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.
- Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
- Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
- Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
- Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
La proposta prende corpo attraverso percorsi educativo-didattici realizzati con un metodo attivo, i cui criteri si definiscono a partire dalla relazione educativa, dal valore dell’esperienza e dall’attenzione a predisporre un ambiente intenzionalmente organizzato e finalizzato.
Per raggiungere i suddetti traguardi riteniamo importante l’ascolto dei bisogni del bambino, la valorizzazione della specificità dei singoli nel rispetto dei loro tempi, lo sviluppo della loro naturale propensione alla scoperta stimolandone la curiosità.